Il mandarino è uno di quei fruttiferi che più lo osservi, più ti conquista, a partire da quel gioco di colori che si manifesta quando l’arancio e il verde si incontrano, dando origine a qualcosa di nuovo e delizioso. Inoltre, i mandarini (i suoi frutti) sono una prelibatezza che, come pochi altri, riesce a suscitare un simile fascino, regalando gioia sia ai grandi che ai piccoli.
Tuttavia, se desideri che il tuo albero produca al meglio, non puoi assolutamente sottovalutare l’importanza della potatura, una pratica considerata essenziale per le piante, al fine di garantirne la salute e raccolti abbondanti. In questo articolo, esploreremo come intervenire attraverso la potatura sul mandarino, per ottenere una pianta robusta e carica di frutti.
Il mandarino, i momenti cruciali della potatura
Potare un mandarino è estremamente rilevante non solo per l’aspetto dell’albero, ma anche per il suo benessere. E sai perché? Perché i rami si caricano di frutti e spesso si sovraccaricano, il che può danneggiare gravemente l’intera pianta. È fondamentale quindi potare i rami che tendono a produrre in modo inadeguato, per favorirne invece una produzione migliore, migliorare la circolazione dell’aria all’interno, consentire alla luce di penetrare, stimolare una crescita sana e continua, e mantenere l’albero in perfetto equilibrio.
Inoltre, è essenziale effettuare la potatura nel momento più appropriato, poiché una potatura eseguita correttamente tende a stressare meno la pianta; quindi, se optiamo per una potatura di mantenimento, questa dovrà essere effettuata alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, quando il rischio di gelate è assente; si tratta di una manutenzione leggera, ma necessaria per rimuovere rami malati, danneggiati o secchi. Al contrario, la potatura di produzione si realizza subito dopo la raccolta dei frutti, quindi tra fine autunno e inizio inverno, con l’obiettivo di stimolare significativamente la crescita di nuovi rami produttivi, eliminando quelli che hanno già dato frutto.
Guida, passo dopo passo, per potare il mandarino
Una potatura ben eseguita richiede poca attenzione e poca esperienza, ma con le giuste indicazioni diventa un’operazione semplice e gratificante. E se non sai da dove partire, ecco alcuni suggerimenti, con i passaggi precisi affinché la potatura del mandarino sia efficace e soddisfacente in un tempo relativamente breve. Vediamoli insieme:
- elimina i rami secchi, malati o spezzati
- sfoltisci i rami troppo densi
- accorcia i rami produttivi
- verifica la forma della chioma
Un aspetto che vale tanto per il mandarino quanto per tutte le altre varietà di alberi da frutto è che è necessario eliminare i succhioni, ovvero i rami che crescono direttamente dalla base del tronco, e i polloni, cioè i rami vigorosi che si sviluppano verticalmente all’interno della chioma; questi devono essere rimossi poiché consumano energia inutilmente senza produrre frutti, quindi è meglio eliminarli subito.
Tuttavia, fai attenzione a non potare eccessivamente, e soprattutto non rimuovere troppi rami tutti in una sola volta, poiché la pianta potrebbe indebolirsi notevolmente. Inoltre, esegui sempre tagli netti e precisi, altrimenti anche in questo caso la pianta potrebbe avere difficoltà a guarire. Seguendo questi consigli, in pochi tagli potrai ottenere un mandarino in ottima forma, sempre pronto a fruttificare quando sarà il momento giusto.